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Piane di Castelluccio



La strada scorre nuda in un anfiteatro di monti, che sentiamo premessa a qualcosa di inconsueto. Ancora una sella e scopriamo, col respiro mozzo, senza credere ai nostri occhi, una delle visioni più alte che la natura possa riservarci in Italia centrale: Il Piano Grande che si stende dentro la Conca gigantesca, bacino lacustre nell’era glaciale, a un Castellucciotempo sterminato e raccolto, campo d’atterraggio per astronavi o purissima cattedrale del Nulla, scabra rivelazione della terra, solcata da rughe lunghe e dritte, i mergari che raccolgono le acque negli inghiottitoi. Brullo, del tutto disabitato, attraversato dalla provinciale per Castelluccio(m 1452) uno tra i più impervi paesi d’Italia. l’altitudine varia da 1300 a 1260 m, anche se alla vista appare del tutto piano. Il Pian Grande, con il Pian Perduto, Quarto di S. Lorenzo, Pian Piccolo e Pian dei Piantani (nell’insieme detti i Piani di Castelluccio) è un insieme di bacini di origine tettonica e carsica, che si può far risalire ad un immane, remoto sprofondamento dei calcari, di cui i rilievi che delimitano oggi i piani rappresentano le linee di faglia. Bellissima, nel mese di giugno, la famosa fioritura dei Piani di Castelluccio che avviene in realtà non propio simultaneamente come vuole la tradizione. I fiori, celestino delle lenticchie, rosso-bianco e rosa degli erbai, grigio-verde delle graminacee, rosso dei rosolacci, giallo della senape, nelle loro pezze geometriche, fanno da cornice ai diversi toni di verde di prati falciabili e pascoli, mentre asfodeli, ranuncoli, genzianelle, garofani narcisi e altre decine di fiori, punteggiano i tappeti dei Piani…. Cornacchie, in grossi gruppi, quaglie, cardellini, gheppio, poiana, aquila, albanella, falco pescatore, pivieri, gru, e quanti altri volatori si incontrano in questi cieli? I pastori che trascorrono la stagione sul Piano Grande di Castelluccio sono ormai abituati a vedere gli uomini-uccello con le ali colorate che volteggiano nel cielo attenti alle indicazioni delle maniche a vento di cui il Piano è disseminato. Il deltaplano, magica realizzazione moderna e “pulita”, non inquinante, del sogno di Icaro. Nel Piano ci si può perdere, se c’è nebbia e bufera è meglio non scherzare, davvero nulla può aiutarvi se non, come un lempo, la campana di Castelluccio

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