Dalla mostra Malacologica (Km. 14,3) nel viale delle conchiglie, attraversato un sottopasso ferroviario ci immettiamo nella pista ciclabile e attraversiamo tutto il paese in direzione Grottammare.

L’itinerario si sviluppa interamente su strade asfaltate; costeggia per buona parte il torrente Tesino, e non presenta saliscendi con sensibili dislivelli altimetrici.

Un susseguirsi di dolci colline, lievi pendii… queste strade si dovrebbero percorrere in carrozza.

L’itinerario si sviluppa lungo strade asfaltate a scarso traffico veicolare, salvo poche eccezioni per gli inevitabili attraversamenti di vie di maggiore comunicazione

Montefalcone risale quanto meno all’anno 705 dopo Cristo quando, con l’assegnazione da parte del longobardo Faroaldo II, la “Curtis Montis Falconis” venne attribuita ai monaci farfensi.

Le origini si attribuiscono ad un cavaliere franco “Monsù De Saint Paul”.

I primi insediamenti risalgono al periodo Appenninnico e Piceno.

Sorge sulla cima più elevata di quella catena di colli compresa tra le fertili valli dell’Aso e del Tesino, che dai piedi del monte dell’Ascensione giunge, senza soluzione di continuità all’Adriatico.

Delizioso borgo dal cuore medioevale si adagia su cinque colli e dal 2003 è certificato uno dei “Borghi più belli d’Italia”.

Montefortino è uno dei più accoglienti ed apprezzati centri turistici estivi dei Sibillini.

Il piccolo comune di Montegallo si trova ai piedi del monte Vettore; infatti, il paese è punto di partenza di numerose escursioni dirette ai Monti Sibillini